Presentazione dell'iniziativa: PAESAGGIOSOS.

Questo è il blog del sito PatrimonioSos, nato nel 2002 per iniziativa di semplici cittadini che operano in maniera del tutto volontaria e disinteressata per la difesa del patrimonio artistico italiano.

Nel corso degli anni alla redazione di PatrimonioSos sono arrivate numerose immagini che documentano danni al patrimonio e al paesaggio perpetrati in tutto il territorio nazionale e che per ragioni tecniche non è stato possibile inserire nel sito.

Ora grazie a questo strumento intendiamo mettere progressivamente online il nostro archivio fotografico e soprattutto integrarlo con nuove foto.

INVIATECI LE VOSTRE FOTO all'indirizzo:
lamonica1.paesaggiosos@blogger.com

LE ISTRUZIONI PER L'INVIO NEL MENU DI SINISTRA DEL BLOG.

sabato 22 novembre 2008

Teatro petruzzelli - class action procedimentale

Gentile Redazione, sottopongo alla Vs. attenzione il documento di class action procedimentale qui accluso, pubblicato su pagina a pagamento de "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 6.11.2008.
Invito tutti Voi ad aderire, essendo la questione di interesse di tutti i contribuenti della Repubblica italiana, e a pubblicarne il testo sul Vs. sito.
Con stima
Luigi paccione

Architettura, se ci sei batti un colpo…aspettando Spadolini

http://preve.blogautore.repubblica.it/

Avete presente il dibattito in corso in tutta la Liguria sulle questioni urbanistiche, di tutela del territorio e del paesaggio, di cementificazione, dei sempre più numerosi comitati di cittadini che vogliono fermare le speculazioni o semplicemente impedire altri scempi? Progetti di nuovi quartieri residenziali, palazzine, parcheggi, ville, porticcioli turistici. Per ognuno c'è almeno un architetto. Il loro ruolo non è più soltanto tecnico. Sono chiamati a definire le linee guida delle città e qualcuno anche prevedere e anticipare i cambiamenti collettivi. E quelli più famosi vengono ingaggiati per garantire a progetti di edilizia residenziale totalmente privata la griffe che allontani le polemiche. Una foglia di fico insomma.

Ciònonostante gli architetti, in quanto Facoltà universitaria e Ordine professionale, latitano dal dibattito che pure coinvolge vari livelli della società ligure. L'altro giorno, sollecitata dall'intervistatore, la preside di architettura Benedetta Spadolini si è lasciata andare ad alcuni giudizi sintetici su vecchie brutture architettoniche cittadine e si è detta preoccupata sugli Erzelli poiché teme che si esageri con il cemento. Prima di lei lo hanno detto in tanti, la stessa sindaco e pure il primo progettista Renzo Piano.

A parte la sua campagna elettorale per l'elezione a rettore, Spadolini non si era quasi mai sentita su temi riguardanti la comunità.

Cosa pensa la preside della torre di Fuksas o del porto di Marinella, oppure del parcheggio dell'Acquasola o di quello di Ponte Caffaro, di un villaggio turistico alle Cinque Terre, degli interventi di illustri immobiliaristi nel levante genovese, dei puc e delle varianti? La facoltà o l'Ordine presieduto da Giorgio Parodi hanno mai dedicato un convegno al ruolo delle archistar, all'impatto dei porticcioli sul paesaggio costiero, all'effetto del trasferimento di volumi, o alla proliferazione di grattacieli in riviera? Ma agli studenti qualcuno spiegherà che là fuori il mondo e le sensibilità dei cittadini potrebbero essere per loro una sorpresa rispetto alle aule bunker di Sarzano?

Perché non chiedere alla professoressa Spadolini e al preside dell'Ordine Parodi di dirci cosa ne pensano?

Se volete potete scrivere alle mail segrpres@arch.unige.it e infogenova@archiworl.it

Facendo copia e incolla o allegando il link http://preve.blogautore.repubblica.it/

Busto Arsizio 4 - come è

Busto Arsizio 3 - come era

Busto Arsizio 2

Busto Arsizio - area Ferrovie Nord

venerdì 21 novembre 2008

Busto Arsizio - area Nord

Spett. Soprintendenza Archivistica Via Magenta n.° 24 20123, Milano

Spett. Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggio, Palazzo Reale, Piazza del Duomo n.° 14, 20122, Milano

All’attenzione Arch. Stolfi

E p.c. al sig. Sindaco del Comune di Busto Arsizio (Varese)

E p.c. Assessore all’Urbanistica del Comune di Busto Arsizio (Varese)

E p.c. Assessore alla Cultura del Comune di Busto Arsizio (Varese)

E p.c. alla Giunta Comunale di Busto Arsizio (Varese)

E p.c. ai sigg. Consiglieri Comunali di Busto Arsizio (Varese)

OGGETTO: demolizioni immobili industriali dismessi in Busto Arsizio in via Bezzecca – via V. Monti – via Dante

Sono in corso i lavori di demolizione dell’edificio in oggetto; avverso tale intervento (che fa purtroppo seguito ad una serie rilevante di cancellazioni di un patrimonio storico – artistico – ambientale che caratterizza il recente passato di Busto Arsizio), si fa presente quanto segue:

1) l’edificio, costruito agli inizi del Novecento, è opera di un architetto che ha operato sul territorio con qualità professionale indiscussa.

2) La facciata dell’edificio su via Dante ed il suo risvolto sullo spazio delle FF.N.M. si completano in una situazione ambientale consolidata e che ben ha caratterizzato (per chi arriva a Busto Arsizio dalla limitrofa stazione, ormai metropolitana) una tranche di storia cittadina (una volta capitale del tessile …). Anche per la rilevanza ambientale che il complesso riveste nel contesto di cui fa parte anche il Cinema Sociale, della frontistante ex Tessitura Vignati.

Lo evidenziano le foto allegate.

3) Una seria e ben meditata progettazione potrebbe, accanto alla “previsione del nuovo” anche “audace”, prevedere il mantenimento delle facciate ed anche di parte dei volumi e degli edifici esistenti trasformati nell’uso (loft – terziario – commerciale …). E ciò soprattutto in prossimità dello “storico” Cinema Sociale di cui resta a testimonianza l’involucro.

4) Si fa presente che e’ singolare permettere la demolizione di un bene con notevole impatto ambientale senza avere conosciuto e valutato il risultato finale.

La demolizione riguarda solo una parte del complesso o è totale? Come sarà il nuovo intervento? Sono domande a cui ritengo non possa essere negata risposta previo il rilascio di qualsiasi autorizzazione ad operare sul territorio.

Quantomeno si sarebbe dovuto approvare un planivolumetrico, se non una progettazione di dettaglio, per poter giudicare la valenza del nuovo impatto ambientale anche ai sensi della L.R. 12/2005.

Si chiede che codeste Soprintendenze intervengano con gli strumenti in proprio possesso per fare finire una “strategia” perversa nell’uso del territorio Bustese.

Busto Arsizio, 21.11.2008

Dott. Arch. Giovanni Ferrario

giovedì 20 novembre 2008

Castiglion Fiorentino. La Sadam prosciuga un laghetto dell'area ex zuccherificio

LA SADAM PROSCIUGA UN LAGHETTO
DELL'AREA EX. ZUCCHERIFICIO – CASTIGLION FIORENTINO

E stato prosciugato uno dei laghetti dell'area Sadam di Castiglion
Fiorentino, malgrado gli accordi firmati con l'Amministrazione comunale
di Castiglion Fiorentino (AR), attualmente resta solo uno laghetto con
acqua, gli accordi ne prevedono due.

Questi laghetti sono stati sorvegliati molto spesso recentemente da
Italia Nostra sezione Valdichiana non c'è la possibilità che si sia
prosciugato in modo naturale, dove finita la fauna acquatica ?? non ci
sono ne tracce ....ne risposta da parte della SADAM.

Italia Nostra Valdichiana indignata denuncia il GRAVISSIMO DANNO
all'ambiente ed alla fauna, commesso senza considerare le grave
conseguenze per gli uccelli migratori,( questa area essendo stata
riconosciuta sosta per la rotta migratoria)la fauna acquatica ed altro.

Siamo molto preoccupati per il presente ed il futuro di tutta l'area
SADAM.

In agosto 2007 Italia Nostra aveva già denunciato la volontà della
SADAM di svuotare un laghetto, fermato in tempo dal rapido intervento
dell'Amministrazione comunale .


Chiediamo alle Amministrazioni, locale Provinciale e Regionale di
attivarsi per un ripristino immediato del laghetto, nelle condizioni
idonee per la fauna e l'ecosistema dell'area, e risposta da parte della
SADAM.

Mariarita Signorini
Italia Nostra Toscana
Gruppo di lavoro nazionale energia

Liliane Buffaut Mungo
Presidente Italia Nostra Valdichiana

Tuscolo obbrobrio


Al Ministro per i Beni Culturali On. Sandro Bondi

OGGETTO: Lavori al TUSCOLO (Comune di Monte Porzio Catone – Roma)

Il monte Tuscolo è una modesta altura ai bordi del Vulcano Laziale sul
quale si vedono ancora avanzi della mura della città di Tusculum, del
teatro (I secolo a. C.), dell' Anfiteatro (II secolo d.C.), le imponenti
costruzioni di un Santuario (detto Villa di Tiberio), cisterne,
sepolcri, tratti di basolato di strade che collegavano la città con la
via Latina e la via Labicana. L' abitato di Tusculum sorgeva su un
piccolo altopiano ai piedi del monte, il sito dovette configurarsi come
città tra la fine del VII e gli VI secolo a. C.; cadde sotto l'
influenza romana agli inizi del V secolo a. C. dopo la sconfitta dei
Latini al lago Regillo (499 a. C.), ottenne la cittadinanza romana nel
338 a. C., da Tusculum erano passati in Roma molte fra le più nobili
famiglie: i Fulvi, i Porci, i Mamili, i Coruncani, i Fonteii; Silla più
tardi vi dedusse una colonia.
Molti nobili romani vi costruirono ville delle quali si conservano
ancora numerose rovine, per esempio, la villa di Cicerone, di Lucullo e
dei Quintili.
Tutto il sito oggi è molto suggestivo per la grandiosa vista sul Vulcano
Laziale, per i resti archeologici sparsi un po' ovunque. L' area è
compresa all' interno del perimetro del Parco Regionale dei Castelli
Romani e del territorio della XI Comunità Montana del Lazio che è anche
proprietaria della zona dove sorgono i resti archeologici più
importanti.
La Comunità Montana questo agosto ha realizzato nell' area del foro di
Tusculum, a poche decine di metri del teatro e perfettamente in asse con
esso una piattaforma in calcestruzzo armato. Non abbiamo parole per
esprimere la nostra indignazione: la piattaforma di 65 metri quadrati
ubicata all'interno dell'area archeologica attualmente interessata dagli
scavi della Scuola Spagnola di Archeologia. Per la realizzazione della
platea cementizia alta circa 35 centimetri si è reso necessario uno
scavo con probabile rimozione dei reperti archeologici sotto il livello
di campagna.
Su questa piattaforma poggerà un prefabbricato in legno (per la
biglietteria e il bagno): tale manufatto simile a quelli che si vedono
nelle piste da sci del Tirolo, sarà la prima cosa visibile avvicinandosi
al teatro, quindi questo casotto o "schermerà il teatro o lo incornicerà
elegantemente". Ciò in contrasto con la legge di tutela paesaggistica
dei siti vincolati e di protezione dei coni visivi.
Ci risulta che questo progetto denominato "Progettazione di un percorso
archeologico-didattico-ricreativo nell' area archeologica del Tuscolo" è
stato cofinanziato dalla XI Comunità Montana del Lazio e dalla Regione
Lazio per un importo di 176 mila euro e ci risulta che il progetto sia
stato approvato dalla Soprintendenza Archeologica del Lazio seppure con
qualche perplessità a causa dell' impatto ambientale chiedendo una
soluzione più discreta dal punto di vista visivo, ci risulta anche il
nulla osta del Parco Regionale dei Castelli a condizione che siano
utilizzati materiali naturali provenienti da cave del territorio dei
Castelli Romani. Non ci risulta invece espresso il parere della
Soprintendenza Beni Ambientali e Architettonici del Lazio (Via
Cavalletti 2, Roma) e del Ministero Beni Ambientali e Culturali (Piazza
di Porta Portese 1, Roma).
Siamo increduli di fronte alla bruttezza e alla volgarità di questo
intervento: sono anni che gli abitanti dell' area tuscolana aspettano la
fine degli scavi da parte della scuola spagnola in modo tale che possa
essere tolta la recinzione che deturpa il luogo e finalmente si possa
fruire liberamente dell' area come un tempo, poiché il valore
paesaggistico e ambientale dell' area del Tuscolo è prevalente rispetto
al valore archeologico.
Perché deturpare l' area e lo scavo archeologico con una piattaforma in
calcestruzzo armato sormontata da prefrabbricati che schermeranno il
teatro?
Noi ci chiediamo: perché sprecare denaro pubblico per imbruttire un
luogo ancora così bello? Il fascino di questo area è enorme sia per la
presenza di resti archeologici sia per i valori paesaggistici sia perché
dal Tuscolo è ancora riconoscibile l' identità geomorfologica del nostro
territorio come potrà constatare personalmente se verrà in visita.
Pensiamo che la situazione sia sfuggita di mano a chi ha dato i pareri
favorevoli e concesso i finanziamenti. I lavori vanno fermati e la
piattaforma eliminata, ci appelliamo alla Soprintendenza perché ripensi
l' intervento e soprattutto al Ministro dei Beni Culturali perché non
permetta questo inaccettabile obbrobrio.
Non comprendiamo : 1) la necessità di posizionare in quel punto (all'
interno dello scavo archeologico) la piattaforma in calcestruzzo armato
quando sono disponibili altre aree, 2) perchè dal punto di vista tecnico
ancorare a terra una struttura così leggera con una piattaforma in
calcestruzzo armato quando sono possibili soluzioni non invasive?
Alleghiamo le fotografie e uno stralcio del progetto, la ringraziamo
per l' attenzione.

Prof. Ing. Franco Medici
Per Italia Nostra - Castelli Romani
c/o Medici – Viale San Bartolomeo 17
00046 Grottaferrata (Roma)

10-09-2008

martedì 18 novembre 2008

LUCCA Nuova pubblicazione di Italia Nostra: comunicato stampa

Inviamo, in allegato, comunicato stampa attinente una nuova pubblicazione
su Lucca ad opera di questa Sezione di Italia Nostra, assieme all'immagine
della copertina del volume. Si ringrazia.

La segreteria

Piazza Vittorio Emanuele II - Busto Arsizio

Cliccare su immagini per ingrandire

Le palazzine con “vincolo di facciata”

lunedì 17 novembre 2008

Estratto di PRG pubblicato sino a poco tempo fa .....

Cliccare su immagine per ingrandire

Mi sono accorto stamattina, quasi per caso, che dalle tavole del Piano Regolatore pubblicate sul sito del Comune di Busto, è sparito il vincolo di facciata che insisteva sulle due palazzine davanti a palazzo Cicogna in piazza Vittorio Emanuele II.
Arch. Giovanni Ferrario, Studio Torresan

giovedì 13 novembre 2008

Ex Carcere Velletri

Vi ringrazio per l'attenzione e la pubblicazione già effettuata su paesaggiosos.
In allegato invio due immagini dell'orribile progetto ed una foto dello stato attuale del fabbricato.
A presto.
Corrado

mercoledì 12 novembre 2008

Circolo La Spinosa per l'Ambiente di Velletri : NO ALL'ECOMOSTRO NEL CUORE DI...

Invio la nostra segnalazione relativa al carcere di Velletri. Stiamo cercando di mettere in campo il maggior numero di associazioni, partiti, studiosi e cittadini al nostro fianco. Sul sito sotto l'etichetta Coordinamento Salviamo Castello ci sono altre notizie. Grazie. Corrado

Blog: Circolo La Spinosa per l'Ambiente di Velletri
Post: NO ALL'ECOMOSTRO NEL CUORE DI VELLETRI
Link:
http://laspinosavelletri.blogspot.com/2008/09/no-allecomostro-nel-cuore-di-velletri.html

domenica 9 novembre 2008

Archeocondono

Non riesco ad aprire dal sito Paesaggio SOS i file con il testo completo dei demenziali emendamenti 2076 e 2077 alla legge finanziaria: potete inviarmeli per posta elettronica? Grazie

lunedì 3 novembre 2008

Furto di Sant'Anna, volatilizzati quadri settecenteschi

Fagnano Olona - La Pro Loco locale, che aveva curato il restauro dell'oratorio, ha stilato un elenco fotografico degli oggetti: la lista in Pdf




Sono stati molte le attestazioni di solidarietà per il furto avvenuto all'oratorio di Sant'Anna, soprattutto da parte della popolazione, ma la ferita aperta resta, in particolare per Armida Macchi, la Presidente della pro loco di Fagnano Olona che aveva seguito tutto lo sviluppo dei lavori di restauro. La cappellina è rinata infatti - e con lei la festa di sant'Anna - dopo la fine dei lavori di restauro nel 2003: l'indomani del furto sono rimaste solo le mura e l'altare. Intanto, per facilitare le indagini la proloco ha provveduto a stilare un elenco fotografico degli oggetti rubati fino ad ora identificati: tra essi risultano un messale del seicento e alcuni dipinti settecenteschi.

Per aprire l'elenco delle opere provvisto di immagini cliccare qui: la lista fotografica

Lunedi 3 Novembre 2008, redazione@varesenews.it