Presentazione dell'iniziativa: PAESAGGIOSOS.

Questo è il blog del sito PatrimonioSos, nato nel 2002 per iniziativa di semplici cittadini che operano in maniera del tutto volontaria e disinteressata per la difesa del patrimonio artistico italiano.

Nel corso degli anni alla redazione di PatrimonioSos sono arrivate numerose immagini che documentano danni al patrimonio e al paesaggio perpetrati in tutto il territorio nazionale e che per ragioni tecniche non è stato possibile inserire nel sito.

Ora grazie a questo strumento intendiamo mettere progressivamente online il nostro archivio fotografico e soprattutto integrarlo con nuove foto.

INVIATECI LE VOSTRE FOTO all'indirizzo:
lamonica1.paesaggiosos@blogger.com

LE ISTRUZIONI PER L'INVIO NEL MENU DI SINISTRA DEL BLOG.

venerdì 31 luglio 2009

Il Sindaco blocca le ruspe a Morazzone

Morazzone

Il sindaco blocca le ruspe nella villa che piace a Sgarbi

Villa Bianchi risale all’inizio del ‘900 ma giovedì mattina è iniziato il cantiere che ne prevede l’abbattimento. Il sindaco guadagna tempo impedendo l’uso del suolo pubblico per i mezzi, «ma serve l’intervento della sovrintendenza»

È scoppiata la guerra per villa Bianchi, la bella villa Liberty entrata al centro delle polemiche la settimana scorsa dopo la visita di Vittorio Sgarbi nel nostro territorio. La villa, costruita all’inizio del secolo scorso in pieno stile liberty, con tanto di affreschi all’interno, sarà presto abbattuta, ma la nuova amministrazione comunale non ci sta: «L’unica nostra speranza è l’intervento della Sovrintendenza, sono giorni che cerco di mettermi in contatto con loro per esporre la situazione prima che sia troppo tardi». Sovrintendenza che alla fine dello scorso anno aveva dato parere sfavorevole al progetto, ma non ponendo alcun vincolo e lasciando la libertà al Comune di istituire un vincolo ambientale a tutela.

Ora i tempi stringono perché proprio giovedì mattina la proprietà della villa, con tutte le autorizzazioni e concessioni in mano, si è presentata con tanto di gru per poter iniziare i lavori, secondo il progetto che prevede la demolizione e ricostruzione della villa. L’automezzo che avrebbe dovuto scaricare la gru, necessaria per l’inizio del cantiere, non aveva però i permessi di occupazione di suolo pubblico. La polizia Locale, intervenuta sul posto mandata dal sindaco Matteo Bianchi, ha fatto quindi spostare il camion e i lavori si sono fermati, con gli operai che attendono la sistemazione delle carte. Un modo, da parte del comune, come ammette lo stesso primo cittadino, di guadagnare tempo.

Il sindaco Bianchi aveva avuto lunedì un incontro con la proprietà della villa per cercare di evitare l’abbattimento e preservare la casa con una ristrutturazione, ma la proprietà non sembra voler proseguire su questa strada. «Il progetto è stato approvato dalla passata amministrazione – spiega Bianchi -, non voglio dare colpe, ma cerchiamo una soluzione per non perdere questo patrimonio. Intanto, stiamo facendo il possibile per cercare di ritardare i lavori sempre facendo rispettare la normativa, in attesa di parlare con la sovrintendenza».

30/07/2009

M.S.manuel@varesenews.it

giovedì 30 luglio 2009

PESCARA. Piano Casa, aspre polemiche. Domani battaglia in Commissione

Polemiche sul Piano Casa Abruzzo sono piovute questa mattina dall’Italia dei Valori e dai Verdi. Costantini: «Quello di Chiodi è un piano per tutelare gli interessi dei grandi costruttori».



Domani le commissioni consiliari discuteranno il recepimento regionale del piano e se il provvedimento su scala nazionale ha già fatto discutere e divampare pesanti polemiche, anche in Abruzzo le tensioni sono ai massimi livelli.
Walter Caporale, consigliere regionale dei Verdi, ha già annunciato una dura battaglia domani in Commissione contro questo disegno di legge definito «semplicemente vergognoso».

«Se la prima reazione al progetto del Governo Berlusconi per il rilancio del settore edilizio suscitò persino incredulità», ha detto Caporale, «il suo recepimento in ambito regionale provoca esclusivamente sdegno per il mancato rispetto delle regole edilizie, urbanistiche e ambientali che lo caratterizza».

Sulla stessa linea d’onda anche il capogruppo IdV alla Regione Carlo Costantini, che questa mattina ha tenuto sulla questione una conferenza e lanciato pesanti accuse.
All'incontro erano presenti anche il Coordinatore Regionale IdV Abruzzo senatore Alfonso Mascitelli e i consiglieri regionali IdV Paolo Palomba, Camillo Sulpizio, Lucrezio Paolini e Gino Milano.
Per Costantini, in pratica, con l’intesa Stato-Regioni siglata il 1 aprile 2009 e il successivo piano Abruzzo i piccoli proprietari sarebbero «il pretesto, mentre gli interessi economici dei grandi costruttori costituiscono il reale obiettivo».
Per il leader dell’Italia dei Valori gli obiettivi dell'intesa sarebbero stati completamente disattesi o, meglio, assunti «come pretesto» per introdurre una normativa che disciplina «solo in minima parte i livelli essenziali dei bisogni abitativi dei cittadini abruzzesi».

«GIGANTESCHI REGALI AI COSTRUTTORI»


Il resto sarebbe, ha continuato Costantini, «un gigantesco regalo ai costruttori, che avranno a disposizione qualche milione di metri cubi da realizzare in deroga a tutto, senza garanzie effettive sul miglioramento della qualità architettonica neppure nelle zone maggiormente esposte».
La paura di Costantini è che questa «enorme colata di cemento» andrà in larga parte a collocarsi all'interno delle città, «riducendo in misura corrispondente la disponibilità di servizi, di spazi pubblici, di scuole, di aree verdi, di impianti sportivi, di parcheggi e altro».
E Costantini ha parlato anche di 6000 famiglie abruzzesi che avranno la possibilità di aggiungere «una cameretta alle loro abitazioni. Sarà poco o nulla, però, se paragonato a quello che riceveranno i costruttori e a quello che gli stessi cittadini perderanno, in termini di qualità della loro vita».
Per il Pd, invece, «è necessario arrivare ad un testo quanto più coordinato, tra i vari progetti di legge presentati in Commissione e condiviso con le associazioni e gli ordini professionali».
Per questo i consiglieri del Partito Democratico chiedono di superare di qualche giorno la scadenza così da consentire alla Commissione di lavorare sui vari testi e di poter consultare gli ordini e le categorie interessate.

LE CRITICHE PUNTO PER PUNTO

AUMENTI VOLUMETRIE: stando all’intesa Stato Regioni dell’aprile scorso ci potrà essere un aumento fino al 20% delle volumetrie esistenti per edifici residenziali uni-bifamiliari o comunque di volumetrie non superiori a 1.000 metri cubi, per un incremento massimo di 200 metri cubi.
«Con il piano Chiodi», ha attaccato Costantini, «l’ampliamento del 20% potrà essere realizzato anche attraverso la costruzione di un corpo edilizio separato e, soprattutto, non sarà circoscritto alle residenze uni-bifamiliari e neppure alle singole abitazioni già utilizzate all’interno dei condomini. Di conseguenza il bonus del 20%, accompagnato dall’eliminazione del limite massimo di 1.000 metri cubi, anch’esso stabilito nell’intesa Stato-Regioni, potrà essere diffusamente utilizzato non solo e non tanto per le esigenze abitative delle singole famiglie, quanto e soprattutto dai costruttori che hanno realizzato e non ancora venduto».
La possibilità di ampliamento non e’ limitata agli edifici già ultimati da anni, come stabilito dalle altre regioni, ma a quelli ultimati da pochi giorni, entro il 30 giugno 2009, sulla base di una semplice corrispondente dichiarazione giurata rilasciata dal direttore dei lavori.
«Si prevedono aumenti di volume», ha invece sottolineato Caporale, «anche per gli edifici sottoposti a vincolo. Parliamo di immobili monumentali: una vera e propria vergogna; ed anche se la norma del comma 2 afferma che il parere spetta all'organo preposto alla tutela del vincolo, tale sentimento resta perché il comma crea la possibilità di aprire infiniti contenziosi amministrativi con le Soprintendenze».


DEMOLIZIONI E RICOSTRUZIONI: secondo quanto prescritto dall’intesa Stato- Regioni sarà ammessa demolizione e ricostruzione con ampliamento per edifici residenziali entro il limite del 35% della volumetria esistente.
Con il Piano Chiodi, ha incalzato Costantini, «è previsto un bonus del 30% della superficie esistente, senza alcun impegno per il costruttore all’utilizzo della bioedilizia o di fonti di energia rinnovabile. Con il loro utilizzo si produrrebbe un disincentivante incremento del solo 5%, ma anche in questo caso, nonostante il richiamo generico alle nuove disposizioni di legge in materia, manca nel testo ogni forma di predeterminazione degli specifici livelli di efficienza energetica richiesti, quale condizione per la concessione del bonus».
«Qui c’è una vera e propria furbata», ha commentato anche Caporale, «perchè sono definite in modo generico le parole ‘risparmio’ e (fonti di energia) ‘rinnovabili’ e non in modo preciso e puntuale come almeno una buona tecnica legislativa imporrebbe».

EDIFICI ABUSIVI: «L’intesa Stato-Regioni», ha contestato ancora il consigliere regionale d’opposizione, «non esclude esplicitamente dai benefici gli edifici abusivi e poi condonati».
Molte Regioni, però, per evitare le conseguenze negative derivabili dall’ulteriore crescita per ampliamento degli immobili condonati (ovvero regolarizzati, ma comunque incompatibili con le previsioni di Piano Regolatore), hanno escluso dai benefici gli immobili condonati, in alcuni casi, o hanno previsto che le superfici condonate devono essere scomputate dagli ampliamenti, in altri casi.
«Il Piano Chiodi», chiude Costantini, «dà, invece, via libera, senza limitazione alcuna, a tutti i benefici anche in favore degli immobili condonati. E in questo contesto non poteva mancare l’ennesimo condono dei sottotetti, a vantaggio quasi esclusivo dei costruttori, che potranno trasformarli e venderli a uso abitativo, almeno raddoppiandone il prezzo e anche in questo caso ulteriormente alterando in termini negativi gli standard e i parametri urbanistici dei piani regolatori».
«L’articolo 15, relativo al potenziamento delle strutture ricettive», incalza Caporale, «dà la facoltà ai proprietari di tali strutture di aumentare le cubature attraverso la chiusura delle superfici “di porticati, logge, terrazzi coperti e sottotetti che ricadano all’interno delle sagome dei fabbricati”. Lascio solo immaginare le gravi conseguenze estetiche per i nostri centri montani e balneari».

27/07/2009 15.17

lunedì 27 luglio 2009

taglio a raso di querce

Salve, seguiamo il vostro blog da tempo e volevamo segnalare un taglio a raso di querce (che potrete meglio vedere con foto al seguente blog : http://www.comuneportosantavenere.org) realizzato per mettere in sicurezza idrogeologica un costone, nella zona dell'alluvione di Vibo del 3 luglio 2006, le cui vittime furono proprio travolte lungo un costone stradale.
Sperando segnalarlo serva a qualcosa ...
Redazione

domenica 26 luglio 2009

LIGURIA - Curia e immobiliare

Curia Savona spa: 50 milioni, Carige, Spinelli, e una maxi operazione immobiliare di cui nessuno sembra voler parlare

spa coloniacelle

Salve a tutti. Sfogliando i giornali al mio rientro dalle vacanze in Corsica (per me era la prima volta e in alcune zone ho notato enormi lottizzazioni appena avviate) ho trovato una bella notizia (qui). La Regione ha rinnovato il piano paesistico e costruire sulla costa in Liguria sarà, ormai, impossibile. La politica i proclami non se li fa mai mancare, ma in questo caso pare davvero che le norme siano efficaci. Vedremo.

Certo, mi faceva notare qualcuno, il fatto che il portavoce di queste novità sia l’assessore Carlo Ruggeri, che da sindaco, a Savona, ha dato il via libera ad una delle maggiori cementificazioni della Liguria e al contestato progetto per il grattacielo di Fuksas alla Margonara beh…è un po’ come se Corona, il fotografo degli scandali, annunciasse di partire missionario in Darfur. Forse è bene ricordare che un paio di mesi fa la stessa amministrazione regionale ha dato il suo benestare alla realizzazione del nuovo porto per miliardari di Ventimiglia. Comunque, ben venga il nuovo piano paesistico. E credo che ci sarà presto modo di vederlo messo alla prova. A Celle Ligure, ad esempio, è iniziata in silenzio, meglio sarebbe dire in segreto la maxi operazione Colonie Bergamasche.

Per chi volesse i dettagli ecco un mio pezzo di un paio di giorni fa (qui) e uno di poco tempo prima (qui). La sostanza è che Carige con un mutuo da 50 milioni finanzia una delle più grosse operazioni immobiliari del momento. Capofila del progetto è la Curia di Savona con il costruttore Accinelli di Finale e il gruppo Spinelli di Genova. Quando a fine giugno ho scritto il primo articolo ho trovato una serie di rifiuti a parlare del progetto davvero sorprendenti. E solo dopo ho saputo e scritto della Curia. Che forse, visto che non è esattamente una società per azioni, un soggetto economico finanziario (me lo ha ricordato un prete scomodo come Paolo Farinella) avrebbe magari dovuto dare maggior pubblicità al proprio ruolo in un’operazione così rilevante. Anche per capire cosa diventeranno le bellissime colonie con parcoa ffacciatre sul mare. Un centro per anziani; una comunità con fini sociali; un albergo di lusso; una beauty farm; seconde case? Nessuno fino ad oggi ha voluto dirlo e il sindaco Renato Zunino, interpellato da consiglieri di minoranza, dice di non sapere nulla nemmeno chi siano i proprietari. Ora lo sa: magari a lui il vescovo di Savona qualcosa racconterà.

http://preve.blogautore.repubblica.it/2009/07/26/curia-savona-spa-50-milioni-carige-spinelli-e-una-maxi-operazione-immobiliare-di-cui-nessuno-sembra-voler-parlare/

http://preve.blogautore.repubblica.it/

venerdì 24 luglio 2009

Morazzone

La Villa Liberty a Morazzone


La Villa Liberty a Morazzone

Il cantiere

Il cantiere

24-07-2009

Sgarbi "occupa" Morazzone

Vittorio Sgarbi contro i lavori in corso a Morazzone.
La demolizione dell'edificio antistante il Municipio non sfugge al critico d'arte, di passaggio nel varesotto. Fermati i lavori, Sgarbi si scaglia con violenza contro i fautori dell'intervento. Le dichiarazioni dello storico dell'arte e il commento del vice sindaco del comune chiamato in causa. / GALLERY / VIDEO

Morazzone:

Una cosa inaudita - Incontenibile la rabbia di Vittorio Sgarbi dimostrata giovedì 22 luglio contro un edificio della nostra provincia. Lo storico dell'arte, famoso anche per il suo carattere acceso, si scaglia contro la demolizione della Villa Liberty posta di fronte al palazzo comunale di Morazzone.
In un attimo si accende l'ira di Sgarbi che non tollera lo spettacolo al quale involontariamente assiste: l'avanzamento dei lavori di demolizione dello stabile di inizio Novecento. Dopo l'immediata interruzione del cantiere l'onorevole si è messo in contatto con la Soprintendenza ai beni architettonici per segnalare, quello che lui ha definito uno "stupro".
Sgarbi, atteso all'ingresso della chiesa di Madonna in Campagna a Castiglione per autentificare un affresco posto all'interno dell'edificio, arriva in ritardo (giustifica dalla sosta a Morazzone) e rilascia alle nostre telecamere una dichiarazione su quanto è successo.

Proprio nel paese di Morazzone - "Nel paese che dà il nome a Morazzone c'è un tristissimo edificio comunale che sembra una scuola, di fronte al quale c'è una meravigliosa Villa Liberty che vogliono buttar giù - spiega Sgarbi - per fare una merda in cemento armato e se lo fanno io li prendo e gli spacco la faccia. Dei delinquenti, dei costruttori mafiosi che si permettono di distruggere una cosa straordinaria con una torretta, i vetri; hanno già cominciato all'interno a smontare le scale. Dei delinquenti comuni". Lo storico dell'arte prosegue sottolineando l'assurdo fatto: "L'idea che uno distrugge un edificio storico dei primi del '900 integro, perfettamente sano per fare una merda di cemento armato come stanno già facendo, è una cosa che non si può credere".


Consenso inaspettato - All'indomani dell'accaduto è stato ospite del telegiornale di Rete55 il vice sindaco di Morazzone Valter Ghiringhelli, che sottoscrive lo sdegno di Sgarbi: "Abbiamo le mani legate - esordisce il numero due del Comune, che spiega: "Non esiste alcuna tutela istituzionale di quell'edificio. La Soprintendenza ha espresso, nel 2008, parere contrario all'abbattimento della villa, ma si tratta di un'opinione non vincolante". Ghiringhelli, ai vertici del comune di Morazzone da poco più di un mese, continua dichiarando che "se Sgarbi riuscisse a bloccare ufficialmente l'intervento, gliene saremmo grati, perchè come Amministrazione comunale non possiamo intervenire". Ma possibile che il patrimonio artistico del territorio sia nelle mani della casualità, ovvero del fortuito passaggio in zona dello sgarbi di turno? "No - replica Ghiringhelli - Mi impegno a inserire nel Piano di governo del territorio un esplicito passaggio che eviti simili scempi".

L.O. - L.T.


mercoledì 22 luglio 2009

La riscoperta del territorio


----- Messaggio inoltrato da franco.prada@tiscali.it -----
Data: Tue, 21 Jul 2009 19:17:43 +0200
Da: Franco Prada <franco.prada@tiscali.it>
Oggetto: La riscoperta del territorio
A: Franco Prada <franco.prada@tiscali.it>


Il vero viaggio di scoperta
non consiste nel cercare nuovi paesaggi,
ma nell'avere nuovi occhi

Marcel Proust

Lanzo d'Intelvi, località Sighignola - "Balcone d'Italia" 1303 m


Questa è una foto scattata domenica 19 luglio 2009 e, come vedete,
l'ecomostro non c'è più. Pensate al meraviglioso panorama che, dopo più di quarant'anni, potreste di nuovo ammirare in un prossimo futuro.
Un caro saluto.
Carlo

Arch. Carlo Silva
Regione Lombardia
Direzione Generale Agricoltura
Strumenti e iniziative di comunicazione
via Pola 12/14
20124 Milano
tel. 02-67652577
www.agricoltura.regione.lombardia.it

martedì 7 luglio 2009

Salvare il Belpaese

Desidero segnalarvi il mio libro "Salvare il Belpaese".
Con i più cordiali saluti
Franca Canigiani
Dipartimento di Studi Storici e Geografici
Via S. Gallo, 10
50129-Firenze